L'autrice, Andrea Carolina Bello Tocancipá, ha raccolto in questo studio, la testimonianza di alcune donne vittime di violenza all'interno del conflitto armato Colombiano. Quando le parole mancano, le mani parlano significa che attraverso il lavoro manuale tessile molte donne sono riuscite a dare voce al proprio dolore, resistere alla violenza, esprimere la rabbia, tenere vivo il ricordo della persona cara che non c'è più. La parte più toccante e coinvolgente è senz'altro quella delle testimonianze di chi ha vissuto sulla propria pelle alcune delle esperienze traumatiche riportate nell'articolo. L'autrice parte dalla rilevazione che è sempre più diffusa l'idea che il lavoro manuale tessile possa apportare dei #benefici ed avere degli effetti terapeutici, e spinta da questa osservazione cerca di definire nei dettagli quali sono questi benefici, che cosa rappresenta il lavoro tessile, quali sono i significati che veicola. Riassiumiamo di seguito i quattro assunti principali identificati dallo studio: "...il #tessuto diventa un atto di denuncia attraverso il quale la ricerca di #giustizia diventa visibile.." "... gli spazi collettivi di #tessitura diventano dei luoghi dove è possibile la creazione di #legami basati sulla fiducia reciproca, dove si può parlare dei danni subiti e cercare di dar loro un senso." "Il lavoro manuale #tessile sviluppa un tipo di pensiero in cui ogni punto genera una riflessione attivamente passiva nella quale è possibile l'elaborazione emotiva." "Una volta terminato, il manufatto #tessile acquisisce una forza materiale in grado di raccontare i dolori vissuti, diventando quindi un archivio tessile che testimonia le esperienze vittimizzanti." Per gentile concessione dell'autrice, potete scaricare il testo completo dell'articolo, cliccando sul pdf che trovate in basso. ![]()
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Aprile 2020
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