Molti fanno risalire l'origine della lavorazione a maglia a due o cinque ferri alla Grecia arcaica (D. Burnham, Coptic Knitting: an Ancient Technique, in "Textile History", 3 dicembre 1972, pp. 116-124) ma altri ritengono che la tecnica usata non fosse quella a maglia ma il "nalbinding" che prevedeva l'utilizzo di un ago e tutta una serie di nodi. Nel Cinquecento in Italia si afferma la lavorazione delle calze ad aghi che vanno a sostituire quelle "a taglio". La produzione di questo capo d'abbigliamento era prevalentemente destinata agli uomini e i centri di produzione erano Napoli e Mantova. Oggi è tornato molto di moda farsi calzini e babbucce a maglia per hobby mentre la produzione è ormai totalmente industriale. Fino a qualche decennio fa esistevano le "calzemaglia" destinate alle bambine che non sempre le apprezzavano perché pizzicavano! Nella parola "calzamaglia" era però contenuto tutto il significato storico dell'oggetto, cioè una calza in origine fatta a maglia con i ferri. Nel linguaggio corrente si usa anche l'espressione "fare la calza" come sinonimo di "lavorare a maglia" proprio perché l'utilizzo dei ferri anticamente era principalmente destinato alla produzione di questo capo d'abbigliamento.
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Aprile 2020
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